Perturbazione – La Buona Novella (Iceberg, 2024)

Svestire La Buona Novella da Fabrizio De André caricandola sui Perturbazione? Missione ardita, ricordiamo quanto fatto da Morgan a Spoon River, che già Non all’amore, non al denaro, non al cielo fu rifacimento, qui siamo addirittura ai vangeli apocrifi. De André non è il fine, ma come per molto altro (Brel, Brassens) ci è solamente arrivato prima. Tommaso Cerasuolo si conferma, forse definitivamente, come una delle più belle, sincere ed oneste della musica italiana mentre in quanto al suono ed alla musica i cinque di Rivoli riempiono la serata registrata al Teatro civico di Varallo Sesia il 23 ottobre del 2010 di finezze leggere, quasi a librarsi come i personaggi di quel sogno di Maria, commovente come i vecchi che hanno il timore di far troppo forte. Nada su Ave Maria vabbè, sembra essere nata per cantare quella, trasportando anche La bottega di un falegname in un western desolato e cangiante, dove è difficile resistere dal tenere il tempo a colpi sui jeans consunti. Via della Croce è sfocata e tormentata con la voce di Alessandro Raina, quasi a buttarla in un torbido arrossamento.

C’è personalità in questa serata, una bravura che porta al rimpianto del non esserci stati, per godere di quanti vi hanno contribuito, per vedere la passione nei loro volti, quel misto di sofferenza, agitazione e certezza dell’essere nel giusto. Il testamento di Tito è l’unione vocale e musicale, una strenna per emozione e punto focale che lascia ad una Laudate Homine il compito di chiudere su toni prima dimessi e poi esplosivi un disco, una serata ed un’idea speciale e toccante.

Andate in pace.