Ritorna il decano se non addirittura lo storico ed ideologo per antonomasia dell’area grigia italiana, con un proprio prodotto programmmatico fin dal titolo. Le intersezioni tra frequenze e pattern sbilenchi creano un vero e proprio smottamento sonoro ad un altissimo livello della scala Mercalli. Nonostante non ci siano concessioni melodiche o classicamente ritmiche non risulta difficile ascoltare il percorso sonoro di Paolo Bandera che segue una visione che porta direttamente alla terra intesa come creazione e, a mio avviso, generatrice di vita primitiva. Il prodotto, in formato digitale e su nastro, è stato chiaramente ponderato ed elaborato a lungo prima di arrivare alle nostre orecchie e lo sforzo creativo di Bandera non fa che ricordarci da quanto tempo sia in pista, letteralmente ossessionato dalla ricerca sonora indirizzata verso un avanguardia elettronica senza compromessi. A questo punto non ci resta che ascoltare il prossimo lavoro con Sigillum S per Luce Sia. Largo all’avanguardia…
Paolo L. Bandera – Registrazioni Di Campi Tellurici E Strutture Abnormi (Autoproduzione, 2020)
