Ancora robusta musica contemporanea e grazie a Dio suonata come una volta. Connubio abbastanza felice tra NO-FX e chitarroni stoppatissimi e abbronzanti. Tecnicamente preparati, cambi di tempo continui, fingerpointing e tanta, tanta voglia di sudare sette camicie senza andare in palestra. Il cantato in italiano è buono e gradevole: certo i tempi di The Longest Line sono ben lontani, ma evidentemente erano e sono angolari come ispirazione, visto che siamo sempre qui a parlarne. Sorprendentemente verso metà disco i Metafora 28 inseriscono arrangiamenti chitarristici più vicini a Wino che non a Gurewitz e altalenando proprio tra gli uni e gli altri creano un disequilibrio che non riesce a compattare la canzone quanto le precedenti. Il pezzo incrirminato si intitola Gli Eroi Non Ci Sono Più: una dichiarazione d'intenti che spiegherebbe certi compromessi. Analizzando l'intero lavoro da una certa distanza, però, non mi sembra davvero La Riflessione Di Una Mente Distorta, ma come dice Rotten nella sua biografia: "ai figli piace tanto pensare che i genitori non gli vogliono bene. E'un sogno meraviglioso, necessario durante l'adolescenza". Chissa, forse è neccessaria una meningite a nove anni per raggiungere tanta infinita saggezza nella maturità. Ad ognuno il proprio faro nella nebbia.