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Metafora 28 – Riflessioni Di Una Mente Distorta (Autoprodotto, 2007)

Ancora robusta musica contemporanea e grazie a Dio suonata come una volta. Connubio abbastanza felice tra NO-FX e chitarroni stoppatissimi e abbronzanti. Tecnicamente preparati, cambi di tempo continui, fingerpointing e tanta, tanta voglia di sudare sette camicie senza andare in palestra. Il cantato in italiano è buono e gradevole: certo i tempi di The Longest Line sono ben lontani, ma evidentemente erano e sono angolari come ispirazione, visto che siamo sempre qui a parlarne. Sorprendentemente verso metà disco i Metafora 28 inseriscono arrangiamenti chitarristici più vicini a Wino che non a Gurewitz e altalenando proprio tra gli uni e gli altri creano un disequilibrio che non riesce a compattare la canzone quanto le precedenti.

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