Bellissime grafiche e tessiture strumentali ipnotiche opportunamente sporcate da impeti di batteria e da una foga non comuni. L'Uomo Di Vetro è un gruppo di Foligno che si aggira sempre intorno quel post rock che ci ha fatto dannare e sognare. A Merry Christmas apre con due pezzi fulminanti (Ausgang Belin, Onoff), si perde qua e là un po' per strada (Weekend, la finale The Moment You Know…), ma, alla fine, sono le uscite istintive, di stomaco, ad avere la meglio e a premiare il lavoro, poco pensato e astruso, nonostante il genere proposto. E come per magia i difetti diventano virtù. E i crescendo, invece che colate di chitarre sognanti, si trasformano in passaggi irruenti, quasi punk. Per essere l'ennesima variazione sullo stesso tema il gruppo umbro sa il fatto suo, tutti i membri hanno metabolizzato ascolti ben precisi (da appassionati, diremmo) riversandoli, o meglio vomitandoli, in questo disco come se gli Explosions In The Sky stessero ancora provando in cantina. Ecco perchè nonostante i doverosi rimandi, qui dentro si può trovare moltà più onestà che in tanti altri più blasonati nomi. Quindi, sì, se è così il post rock qualcosa da dirci ce l'ha ancora, e mica tanto sottovoce.
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