Luigi Porto – Scimmie (Snowdonia, 2014)

Gradevole colonna sonora tratta da un film di Romano Scavolini (L’ Apocalisse Delle Scimmie) che speriamo un giorno di avere il piacere di vedere. Questo interessante progetto può e dovrebbe (su espressa richiesta dell’autore) essere gustato indipendentemente alla pellicola e, dobbiamo rimarcare, la cosa effettivamente riesce. I movimenti che comprendono il lavoro sono vere e proprie partiture di classica contemporanea e trascinano l’ascoltatore in una personale storia immaginaria, dove mai si avverte la mancanza di immagini ad accompagnare i suoni. Come riferimenti percettivi mi vengono in mente i Residents, ma solo concettualmente e a livello di sensazioni: l’intero lavoro infatti trasmette un senso di inquietudine e straniamento come soltanto i celebri bulbi oculari riuscivano ad infondere attraverso i celebri concept. E sempre continuando attraverso i viaggi extrasensoriali oserei citare  anche la Ghost Sonata dei Tuxedomoon, lavoro (1991) legato ad una ben precisa installazione, ma che riusciva altresì a vivere autonomamente. Insomma, Scimmie di Luigi Porto si presenta apparentemente come un lavoro sperimentale, almeno nelle intenzioni, ma si rivela invece un comodo traghetto per i viaggi del nostro inconscio più o meno accettato. Da provare.