Lovely Little Girls – Effusive Supreme (Skin Graft, 2023)

Il mio rapporto con Skin Graft è sempre stato altalenante. Scoperta non ricordo più come ho passato fasi dove bramavo ogni uscita come oro colato ed altre dove nemmeno la sfioravo, ma ho portato nel cuore artisti come Mr Quintron, Arab on Radar, Us Maple, Cheer Accident, Flossie & the Unicorns e Flying Luttenbachers, conoscendo recentemente progetti come Yowie ed ora Lovely Little Girls, che di album ne hanno già incisi 6 (oltre ad uno split con i Panicsville di Andy Ortmann). Sentiti per la prima volta nella compilation Sounds To Make You Shudder! in cui mi inebriarono travestiti da algidi marziani ho la fortuna di ascoltare il loro ultimo Effusive Supreme, disco che già dalla copertina promette guasti da zucchero e stortaggini assortite. Skin Graft ci avvisa che ad ottobre saranno in tour con i Pili Coit e quindi avremo di che rimpiangere, ma ci resta la musica, ornata dal mirabolante artwork di Gregory Jacobsen, deus ex machina delle adorabili piccole ragazze. Volti lividi, esagerati, squillanti, espressivi fino a parere troppo onesti e sinceri, quindi percepibili come pazzi e pericolosi.
E la musica invece? Parte con la tremebonda Polyester and Saltwater, fiati che caracollano trombeggiando su una ritmica ballonzolando. Poi ritmi tropicali innestati a malevoli drammaticherie, quasi se si aspettassero scudisciate sonore, per sentir invece arrivare le chiacchiere da imbonitore di Gregory che saltimbecca su grevi ottovolanti nel quale i controcanti femminili sparaflashano con pistole dalle quali escono fazzoletti con scritto Bang! Immaginatevi i Make Up! di Pow to the People, immergeteli nella salamoia di Roger Rabbit e ci sarete vicini! Lovely Little Girl è una brass band, un gruppo vocale, una casa degli spettri ed una sudata groove machine nel corpo di 7 persone. Emphatic Service è teatrale e drammatica, voci diverse si susseguono su differenti registri inframezzati da sax e trombone dando l’impressione di una gustosa deriva controllata, alla ricerca della corretta medicina…in Be Quiet si alternano momenti celestiali grazie alle vocalità femminili fino ad arrivare ad un’attesa ansiogena di mosche e di gocce, che viene spazzata ancora una volta dalla voce umana. (She Puts the) T & A in TA sembra essere un brano punk, di quelli che ti tengono fermi sul posto a riflettere ed a scuoterti, pur facendolo sotto una forma che mai avremmo immaginato. Poi un groove che mutua dal reggae sul quale le voci sembrano essere quelle di biechi tagliagole impegnate in un’opera di convincimento e seduzione, siamo in Impratical Positions ed è bellissimo. Poi la capacità di mischiare Captain Beefheart ed inseguimenti come in Shadow of Bees, con il perenne sentore di quell’atmosfera da spy story. Dentro questo disco si sentono le storture di casa Skin Graft, l’urgenza espressiva, la teatralità e la sorpresa, in più c’è una Procreation (Of the Wicked) che riascoltata qualche mese dopo l’apparizione nella compilation madre esalta ancora di più per la sua oscurità altera. La conclusiva Incomplete trancia vocalizzi in libertà con la consueta foga, Gregory a richiudere il sipario sull’ennesima bizzarra meraviglia e sulle intemperanze delle ragazzine amorevoli.