Medemer è il nuovo lavoro dei Lean Left, quartetto di improvvisazione radicale formato dal jazz rebel norvegese Paal Nilssen-Love (batteria), dal compositore e improvvisatore americano Ken Vandermark (sassofono tenore e clarinetto), e da Terrie Ex e Andy Moor (chitarre) dell’anarco avant punk band olandese EX. Un ensemble che non ha certo bisogno di presentazioni e una discografia alle spalle che parla da sé.
Registrato durante il tour del 2018, il 10 settembre al Pardon To Tu di Varsavia, il disco è il resoconto integrale, e senza editing, del concerto, particolarità che mostra la capacità encomiabile di gestire l’aspetto tensivo, scansando immediatamente l’obiezione che si tratti solo dell’ennesimo disco improv da impilare con noncuranza assieme ad altri. Ciò che fuoriesce dal suono, invece, è l’attitudine ad esprimersi con una foga irriducibile e una perspicacia istintuale lodevole, elementi che si riversano nell’atmosfera costantemente elettrizzata e carica di tensione muscolare. Lo scorrere integrale dei 72 minuti mostra un processo in divenire che si riverbera con coriacea concretezza: un suono che vaga incessante, scava nella granulosità delle intermittenze, stride sugli spigoli delle dilatazioni e trova i giusti spazi per dilagare la sua furia. Una ricerca istantanea e insistita che rende palpabile la specifica necessità di cui disco è il prezioso risultato, ovvero quella di trovare qualcosa spremendo suoni dagli strumenti. In tutto ciò confluiscono le varie personalità che traducono il suono in una complessa e articolata impetuosità punk, nel senso più creativo del termine. Una corsa ricca di sfumature che, oltretutto, lascia sul fondo quel tenace precipitato dello spirito come raro valore aggiunto: un’obliqua sensibilità poetica che va oltre la mera esecuzione, utilizzando il suono come un conturbante e suggestivo significante. In definitiva, un concerto che spacca.