Le Madonne – Le Madonne (Autoproduzione, 2023)

Dietro alle madonne si nascondono Riccardo Komesar a chitarra e synth, Bruno Cabrini a batteria e percussioni e Marcello Bellina a basso, contrabbasso elettrico ed elettronica.

Nel mese di marzo di quest’anno sono andati in studio da Cameglio Crippa improvvisando ciò che possiamo sentire su quest’album. Titolate in cife romane sequenziali dalla prima all’ottava partono con quella che sembra uno sfrigolio spaziale ben sostenuto dal trio che riesce ad unire volatilità e massa nel suo gioco. II è un groove cigolante da ballo al postribolo spettacolare, tra fumi e mossette che va a rallentare i propri giri prima di contorcersi e morire. Il trio segue strade ritmiche semplici ma coinvolgenti, prendendoci nelle spire arabeggianti della terza traccia senza rinunciare alla capacità di far pendere sulle nostre orecchie la minaccia di una valanga sonora che viene soltanto evocata come monito, mentre il brano continua serafico aggiungendo accorgimenti su di un corpo che si fa via via più esile. Nella IV si sentono le unghie dei nostri con un po’ di sana e corroborante cattiveria su territori psichedelici appesantiti da un tiro ipnotico e stoned.

Una breve incursione abbastanza malinconica con il fruscio di un giradischi che gira sotto qualche nota cristallina ed eccoci arrivati alla sesta impro: sembra d’essere in un ambiente ovattato, con una musica lontana che sembra non voler mai salir di tono ma riesce nell’intento di essere evocativa e sinistra. Nella penultima impro il basso è bello inciccionito e si corre su binari che potrebbero essere di Fu Manchu o GodHeadSilo sotto dormia. Le Madonne chiudono con VII, guaiti stumentali e un lento dinoccolare che ci portano a perdere definitivamente l’equilibrio, ubriacati da suoni e mosse.

Questo è tutto, buon ascolto e buon natale!