Spiritual Poison – Incorporeal (Closed Casket Activities, 2023)

Spiritual Poison è il nuovo progetto di Ethan Lee McCarthy, già noto come Primitive Man, frontman dei Vermin Womb e grafico come Hell Simulation. Da Denver spinge in questo nuovo progetto la sua musica verso un desolato imbrunire, lì dove la musica elettronica cannibalizza gli scarti e si fa ambientale, ricca, noisette unendo rumore e delicatezza. L’immagine di copertina mostra quel che sembrerebbe un momento dove diverse figure potrebbero intrecciarsi nell’uomo girato di spalle. Un mago, visto il cappello a cilindro che gli scappa dalle mani, un malato, visto il camice aperto sulla schiena, un direttore d’orchestra vista la gestualità delle braccia. Forse tutto questo insieme, considerando l’intensità di una musica che sa farsi dolorosa e scivolosa, acre ed oscura, materica e viva. L’intero album sembra svelare la necessità di creare un’atmosfera ed un mondo più che un’insieme di canzoni, fungendo quasi da portale verso una dimensione creata e gestita da Ethan. Una dimensione che si fa forte della sua durezza, del suo essere brulla, oscura, con suoni che sembrano spesso i contatti di casi scoperti, pozze di elettricità statica. Nel viaggio di Spiritual Poison passeggiamo in percorsi rinforzati da musiche che non ci accompagnano ne drammatizzano ma in qualche sono il percorso stesso. Quando questo succede siamo nell’ordine del girovagare illuminato, quello di dischi come lo Zobibor di Francesco Bucci, od il Neige Noir di Olo, opere che forse non saranno fra le più distintive ne vistose nelle classifiche di fine anno ma che attestano il nostro eterno girovagare come antenne, fra terre brumose ed inesplorate.