Lakes – Blood Of The Grove (Avant!, 2013)

Dietro la sigla Lakes si nasconde nell’oscurità goth Sean Bailey, australiano che ruota dalle parti di Melbourne. In Blood Of The Grove compone e suona tutti gli strumenti e dà vita a un suono riconoscibilissimo e personale al cui interno di queste dieci tracce il neo folk dei Death In June si amalgama perfettamente con la wave e il post dark punk (Painted Wreath) lontano anni luce dalle classifiche (“the darker side of post punk”, come scrive lui). Le atmosfere e le nenie acustiche grazie anche alla voce (molto ispirata per il genere) si impennano in un post punk tribale e pagano che coniuga rottura e continuità con melodie antiche del medievo (Night Lark, Ashes Black).
Un’operazione questa dal grande fascino, ora più che mai visto che certi suoni in questo ultimo lustro sembrano venire fuori dall’oltre tomba anche grazie ad Avant! che li ripesca con gusto e mestiere. Bailey dalla sua è dal 2002 che butta fuori cdr e sette pollici e torna in total black look con questo disco che, se da una parte si alterna in brani dalla cadenza solenne e, alla lunga, un pelo monocorde, d’altra parte non può non essere oggetto di attenzione per i fans di un suono che spazia con sapienza quasi calligrafica dai Current 93 ai Sisters Of Mercy.