Jim Capaldi – Poor Boy Blue (SPV, 2004)

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Con questo album Jim Capaldi (un nome che sembra uscito da "I Soprano" ma che in realtà negli USA è più celebre del telefilm) ci saluta. Scomparso nel 2005, ha certo nel frattempo raggiunto l’amico Bob Marley con cui suonò e che praticamente lanciò presentandolo a una radio di Rio De Janeiro. Jim, firma (adoro usare il presente parlando di defunti, perché questo genere di defunti non muore mai) con Poor Boy Blue il suo ultimo album da solista. Già drummer dei Traffic dal '67 al '74, mischiando blues, folk e l’allora nascente progressive, decise poi di suonare da solo o in compagnia di George Harrison e gli Eagles, tra gli altri. I suoi brani, hanno scalato le classifiche USA degli anni '80 e si comprende bene perché: poteva comporla lui la colonna sonora dei vari Rocky. E rientra in questa definizione anche questo Lp, tranne la canzone omonima che dà il nome all’album, la quale è prettamente anni ‘60 e ricorda tanto Van Morrison. Steve Winwood, suo compagno dai tempi dei Traffic lo ricorda così: “io ho perso un amico, il mondo un poeta”. Aggiungo io, apitaffiando: se è pur vero che i poeti non uccidono mai, ad uccidere loro è la dimenticanza. Per non commettere l’errore riascoltiamoci ques’album, e dulcis in fundo…  arrivederci Jim… poi, beh, visto che ci sei, salutaci anche il buon vecchio Bob.