Stavo per esordire dicendo che Return To Zero è lo stesso titolo di un album dei Man Or Astro-Man? ma in effetti avrei detto una cazzata, trattasi infatti di Experiment Zero. Così per continuare nel mio inutile delirio sono andato alla ricerca del significato di "return to zero" su Wikipedia ed ho scoperto che ha a che fare con la trasmissione dei segnali, il codice binario e altre cose del genere che, dato il mio diploma alla Scuola Radio Elettra, sarei forse tenuto a sapere. Va bene. Andando oltre alle mie sterili elucubrazioni mentali, Return To Zero è il debutto in forma di EP di un duo strumentale, i Jackpine, che all’elemento incognito della nota formula "duo = [batteria + (altro strumento)]" sostituiscono lo strumento "(chitarra)".
Ascoltando questo breve EP, nove pezzi per ventun minuti, le cose che senza dubbio più mi colpiscono sono il suono della registrazione, caldo e con gli strumenti in perfetto equilibrio, e la perizia tecnica di questi due musicisti che, per quanto sia innegabile la venerazione che devono provare per Steve Albini e gli Shellac (tra l’altro, il mastering del CD è stato realizzato da Bob Weston, i conti tornano no?) almeno sanno il fatto loro. Pur se estremamente derivativo il disco ha effettivamente un gran tiro e i riff grandinano potenti, rivelando che i due hanno fatto loro la lezione dei maestri e, anche senza arrivare ai livelli eccelsi, chessò, dei White Tornado di Ninni Morgia (e ricordiamoci che From Hand To Mouth era del 1997), si avviano ad interpretarla a modo loro. Staremo a sentire.