Gräfenberg – The Grind Album (Solitude Beast, 2010)

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Dopo i Crampi Punk, i Void, i Kermit e la cronaca nera condita a botte di amianto ecco qualcosa di interessante da Casale Monferrato e non pensiate che si tratti di cose che non si intreccino, i Gräfenberg di base nascono dalle ceneri dei Kermit ed uno di loro è quell'Andrea Prevignano che qualcuno di voi ricorderà per un libro di Castelvecchi sul noise rock americano, qualcun altro per le recensioni su Rumore e qualcun altro ancora per far parte di vari programmi di Radio Deejay a partire da quello con il Trio Medusa. Questa citazione dovuta spiega in parte perchè uno dei due cd veda metà della formazione di stanza a casale (Asbestos city per l'appunto) e metà nella citta eterna, resta che alla luce dei fatti in generale si tratta comunque di casalesi (…non del clan, caro amico camorrista, se stai pensando si tratti di una band di tuoi consociati hai sbaglaito sito!).
Perchè enfatizzo questo particolare? Per l'odio campanilistico che separa gli alessandrini "grigioneri" dai "nerostellati" del Monferrato? No fucking way!… anzi, se un giorno si aprisse una voragine ed inghiottisse le due squadre e chi le va a vedere potrei finalmente dedicarle una sua pagina su facebook… ne parlo solo per il fatto che la colonna sonora di questo scivolare negli abissi forse la conosce di più chi nasce fra le brume di una provincia che più meccanica di così non si può. Immagino che chi di voi conosce la periferia di Milano e di Napoli l'idea del male di provincia faccia un po' ridere, ma provate ad essere "diversi" o "dei diversi" in un paese, in una piccola cittadina, provate a contrastare il male delle domeniche-vestiti-di-bianco-di-fronte-al-selciato-della-chiesa, provate a svegliarvi nel torpore morfinico delle nebbie padane e poi ditemi voi se bisogna andare fino in Norvegia o in una cittadina del Tennesse per sentirsi alla deriva nel nulla. Gräfenberg è intriso di tutto questo e fra i droni post industriali, gli arrangiamenti di piano ed i suoni sommessi e le folate industrial-broaderickiane che fluttuano in questo magma, forse ci sono reminiscenze di tutto quello schifo anche perchè in questo The Grind Album con tanto di titoli/dedica a Repulsion, Sore Throat, Napalm Death e simili e nella dichiarata ispirazione agli albori dell'era "noise" a Bianchi, a Merzbow e gente che esisteva da molto prima di Prurient e dei Sunn O))), probabilmente ci sono parecchi ricordi di quella gioventù. Dark ambient post-industriale per entrambi i cd, suono molto omogeneo quindi non aspettatevi due lavori diversi, forse la sostanziale differenza fra la parte del lavoro come Gräfenberg Asbestos City e quella a nome Gräfenberg Rome sta nell'estetica più marcatamente elettronica del secondo cd e semmai in qualche minima concessione alla melodia. "everyday is like sunday… everyday is silent and grey".