Delia Meshlir – Bring Back The Light (Ba Da Bing, 2023)

Dopo Calling the unknown dello scorso anno sono stato piuttosto sorpresa di ritrovare un altro disco di Delia Meshlir, che ci aveva stregato con una gran voce e degli arrangiamenti ora bucolici, ora sontuosi. Bring Back The Light si diletta ad evocare il passato, la presenza del suono dell’organo, legato alle carezze soul della losannese sembrano andare proprio in direzione in qualche modo animista, ancestrale. Se nel precedente lavoro il riferimento poteva essere a tratti Lana del Rey ed il suo prozac pop (qualche scoria è rimasta, nei brani meno intensi) qui l’assetto è piuttosto rivolto al mondo r’n’b e soul attraverso il quale si bagnò i piedi anche Cat Power in era the Greatest. La voce è uno strumento forte e quando rimane sola, come nell’attacco di The Lights From The Sky, ci fa vibrare. Certo, gli strumenti poi aggiungono corpo e morbidezza ma il soffio che si ode fra le righe sembra quello di un’artista che potrà, nel tempo asciugarsi ed intensificarsi ancor di più. La direzione sembra ad un potenziale bivio, con il resto della ciurma (Steven Navid alla chitarra, Louise Meynard a basso e violoncello, Alex Müller alle tastiere e Nicolas Wolf alle pelli) a sostenere estro e fantasia della sua voce. Per ora comunque prendiamo tutto, le bave di sax, gli assoli ed i cori, a scaldare queste serate autunnali. Ne serviamo i momenti più intimi per puro gusto e proiezione, poi lasciamo lì a decantare, mettendola magari al fianco di Eva Cassidy ad appassire un pochino…