Tanto li avevamo amati all’inizio millennio (Milk Man, Friend Opportunity) quanto detestati in seguito proprio per quel presunto inaridimento creativo attestato anche su queste pagine. Con non poca sorpresa ci troviamo quindi a plaudere questo nuovo lavoro che riporta la band sulla cresta dell’onda. Un powerpop effervescente e trasversale arricchito da chitarre graffianti e mai banali. Il songwriting è zuccheroso, ma non melenso e Satomi Matsuzaki si tiene sempre in billico tra Minnie e le Shonen Knife (che è più o meno la stessa cosa). Un ritorno alle origini, per ammissione dello stesso Greg Saunier, determinato dalla volontà di allontanarsi dalla pressione dello show biz e comporre musica partendo dal divertimento. Prova riuscitissima e irresistibile. Per orfani dei Fucking Champs più hairy e per chi nel 2016 ancora ascolta i Weezer. It’s beginning to and back again.