Rock a 360° di chiaro stampo americano per questo quartetto di Lucca che riesce a coinvolgere con un freschissimo mélange di Jesus Lizard, OC punk (abrasiva cover di No Way di Adolescents) e grunge. La voce convince in pieno giocandosi bene le carte a sua disposizione e si compatta nel sound fragorosamente chitarristico della band. La grafica del disco è elegante ed ammicca leggermente ai Queens Of The Stone Age, ma la cosa non guasta invogliando anzi un ascolto più attento. Insomma, i Cruel Experience con la loro proposta arriveranno anche in ritardo di trent’anni (rispetto a chi poi, ai Pissed Jeans?), ma noi siamo raffinati antiquari e maneggiare delicati cristalli di boemia e il nostro mestiere da tempo immemore. Disco gradevolissimo. Is the king dead? No, the king is immortal!