Kailash – S/T (Trazeroeuno, 2006)

kailash

Scintillante e stiloso Death iper-tecnico per i Kailash, giovani virgulti nostrani. La scuola del mai abbastanza compianto Chuck Schuldiner ha giustamente generato anche mostri di questo tipo. Effettivamente ridurlo semplicemente ad un genere sarebbe alquanto restrittivo ed ingiusto: i cambi, i controtempi e il mid-tempo che imperversano sull'intero lavoro scontornano infatti la cornice del disco, portandolo forse fuori dai confini del metal stesso. Purtroppo, in questo caso, percepisco piuttosto la penalizzazzione del cantato, dogmaticamente Black, ma che con musicisti di tale caratura, non rende merito, o meglio non risulta poi all'altezza dell'intero lavoro.
Brani lunghissimi quindi, strutturati e destrutturati a seconda dell'impatto emotivo nell'incalzare degli arrangiamenti. Nota particolarmente positiva per gli inserti di tromba in Spectrum e Shift: assolutamente azzeccati e mai appiccicati. Perseverando verso l'originalità, io continuerei proprio in quella direzione. Consigliato: a chi rimpiange Patrick Bateman in doppiopetto e motosega, a chi "Death is just the beginning" e a chi "si tocca" quando passa una suora.