Vonneumann – JOHNNIAC (Ammiratore Omonimo, 2023)

Se soffri di eiaculazione precoce, questo disco fa per te.
Ma tu pensa, stai cazzeggiando in giro per il web, per svagarti vieni un attimo in questo sito strepitoso (soprattutto quando non ci scrivo io, s’intende) e ti ritrovi in faccia il tuo problema fisico e psicologico principale.
(“Vieni un attimo” e’ una bastardata non casuale, mi conosci…). Potrei aggiungere un prezioso consiglio di un celebre pornostar che ha appeso il cappello al chiodo,anzi la cappella in questo caso, Franco Trentalance: “voi maschietti, virili e non, persino voi trapper, dovete fare un semplice esercizio ogni volta che fate pipi’: spingere la pipi’ e poi frenarla, piu’ volte durante la minzione, quel muscolo e’ infatti lo stesso che regola anche la vostra eiaculazione
Questo e’ l’ultimo consiglio che do’ gratis. Perche’ ora c’e’ da parlare di un disco da comprare e basta. Questi 6 nuovi pezzi Vonneumann sono molto lunghi, praticamente tutti sopra i 7 minuti. La cosa che li rende unici, nel panorama italiano e non solo, sono le cose che succedono dal quarto-quinto minuto in poi.
Cominciano in un modo, spesso molto post rock chicagoano dei tempi d’oro, poi senza che tu te ne accorga i colori diventano numeri, i battiti diventano foglie o spirali o insetti dal tragitto imprevedibile.
Un connubio perfetto tra improvvisazione, cordone ombelicale col passato, paesaggi sonori di ritorno da un viaggio su Marte con la navicella di Elon Musk.
C’e’ da resistere cinque minuti e poi farsi travolgere, travolgendo tutto e tutti.
Ho skippato come un pazzo tutti i pezzi, mangiando pizza (si’ lo so, potrei fare i big money da trapper con genialate simili…),per capire come a un certo punto ci siano tre pezzi diversi nella stessa traccia. Ma filano solo se ascoltati lisci come acqua di ruscello.
Sì,un altro grandissimo album Vonneumann.