Torso Virile Colossale – Mondo Peplum (INRI, 2022)

Papparapààà!
Dopo 5 anni è tornato, con una toga ben stirata, il progetto peplum che già ci aveva rapito il cuore a suo tempo, Torso Virile Colossale. Sul trono, pronto a muovere il pollice, il benemerito Alessandro Grazian. Sotto, fra nitriti di cavalli, squilli d’archi, cambi di scena, tensioni e tenzoni, un parterre di soldati: Nicola Manzan, Francesco Chimenti, Luciano Macchia, Luca Medioli, Kole Laca, Emanuele Alosi, Mario Arcari e Sebastiano de Gennaro. Ad ornare ed impreziosire Rachele Bastreghi ed i Cantori di Polimorfeo.
Aderente, scattante, fedele, sinuoso, il torso si muove fra le scene: lucido e guizzante, gioca coi leoni come fossero gattini. Ma sa anche dipingere angelici ambienti, del resto è Roma, po’ esse fero e po’ esse piuma, è la realtà dei fatti.
Si avanza, tra le spire di suoni avvolgenti, broccati e velluti, anche ed orge, seduzioni e veleni. Si sente il muscolo ma il suo abbraccio è giusto e non strangola, protegge. Il viaggio è lungo, vario e periglioso, si percepisce la cura degli arrangiamenti che ci fanno entrare nell’azione e e nei luoghi. I brani si susseguono come scene di un film, facendoci calare in un mondo che ci avvolge perfettamente, senza permetterci analisi maggiore rispetto all’aderenza ed al coinvolgimento al massimo livello, enfasi e sudore.
Al finale poi, l’estasi, un brano che sembra uscire da un Nino Rita dei tempi che furono…e Dio Tra Gli Dei ci porta via con sé, sulle nuvole, bianche come le nostre toghe immacolate.
Produce INRI, IesusNazarenus Rex Iudaeorum.