Tommaso Varisco – These Gloves (Love and Thunder, 2024)

Nell’ultimo periodo ho avuto il piacere di conoscere e produrre l’ultimo disco di Swanz the Lonely Cat, nonché di intervistare Stella Burns scrivendo del suo ultimo disco. These Gloves di Tommaso Varisco è stato lavorato proprio con questi due musicisti, oltre che con i the Giant Undertow (al secolo Lorenzo Mazzilli), collaboratori che hanno portato alla sua realizzazione. Seguito di All the Seasons of the day, prodotto da Seahorse Records nel 2019, riporta sulla traccia il musicista chioggiano. Terhi è la porta d’accesso, un viaggio tra l’infinito nord, strade, coste e nevi, un afflato tra il mitico ed il mistico ed il calore di una voce. Il disco continua, Tommaso sembra prenderci per mano, con un impianto che sembra debitore di un certo taglio alla Jim Morrison costruendo da un fondale blues un intero universo, come in Lost Souls. Il disco è stato registrato in un paio di giorni, in presa diretta, riuscendo a catturare l’origine della musica che spinge per uscire e che si trova a rimbalzare fra gli ottimi manici della band. In Kittila spuntano letteralmente sputate le voci, come lingue di fuoco fra la neve. È di Tin Sky, una sorpresa da approfondire con cura. A tratti la voce sempre quasi troppo carica, ma appena si rilassa ci porta tutti vicino al fuoco ad ascoltarla con bramosia, per tradurre le sue storie, fra passato e fantasie. Ad un tratto, poi, in Song of a Joy, appare un’altra voce femminile che è come una visione fra la nebbia: è quella di Linda Nordio, che colora di sacrale il viaggio, riuscendo a spezzarci definitivamente il cuore. L’equilibrio di These Gloves porta Tommaso a sbattere fra flutti e tronchi, vedendo bloccate fughe e sbraiti all’interno di un ring più intimo, raccolto e significativo. Quando meno te lo aspetti (complice un problema nel player che invita Vic Chesnutt e Grant Lee Phillips alla festa) il sole, la chiusura con Last Time, che pur avvicinandosi ad una morte testuale, lo fa con i raggi negli occhi, quasi a vedere Tommaso allontanarsi e perdersi sull’orizzonte, entrando letteralmente in una palla di fuoco lontana circa 150 milioni di km da noi…