The Tapes – Nastri Dimenticati (Luce Sia, 2022)

Genoa negli anni ‘80 me la immagina città frizzante con degli immensi lati oscuri.
Giancarlo Drago ai tempi era the Tapes, ed otto brani di quel periodo, rimasti inediti, vengono finalmente portati alla luce in occasione del quarantesimo anniversario del progetto ligure. In questi casi è lecito chiedersi, come per ogni ristampa, se ce ne fosse io bisogno.
Sì, sì, sì, sì, sì, sì, sì, sì, per ogni traccia qui contenuta. Esile dub bianco, wave, come degli scheletri delle coeve esperienze inglesi. Non c’è una nota di troppo, less is more, per un insieme di brani che, con l’ausilio di una vocalist, avrebbero potuto tranquillamente popolare classifiche waves e piste da ballo. The Wrong Number ad esempio: ronzii come a Zanzibar, impostazione Arcade e ritmo ritmo ritmo, roba che fosse una out-take dei Matia Bazar di allora ci strapperemmo i capelli. Del resto Genova è porto di mare e quando arrivavano le spezie anche l’algida compostezza dei the Tapes si faceva lenire…
Non c’è nulla di troppo in questa compilation, ogni brano risulta assolutamente sensato ed accattivante anche dopo 40 anni, il che ci fa capire che tipo di potenza siamo stati the Tapes ai tempi.
Ennesimo colpo di Luce Sia, che quando scava difficilmente torna a casa senza pepite.