giuda_2

Intervista ai Giuda

Street rock and roll al fulmicotone antemico e ballabilissimo. Come già suggerito in sede di recensione l'esordio a trentatré giri dei romani Giuda è forse l'uscita discografica italiana più interessante di questo 2011. Abbiamo fatto quattro chiacchiere con Lorenzo (chitarrista) per capire che ha in testa la band capitolina.

Intervista ai Giuda Read More
ichniente_incerchio

Ich Niente – Incerchio (Bosco/Into My Bed, 2010)

"Nuovo capitolo di improvvisazioni chitarra/effetti a pedale ad opera Mirco Rizzi e Daniele Brusaschetto", una presentazione decisamente conforme ad entrambi musicisti coinvolti in questo progetto di cui possedevo già un vecchio capitolo. Per chi fosse totalmente ignaro di cosa si tratti e dell'estetica degli Ich Niente, basti dire che si tratta di un minimalismo ready made per due chitarre, a tratti quasi ambient, molto dilatato e mai troppo pesante.

Ich Niente – Incerchio (Bosco/Into My Bed, 2010) Read More
shinkei

Shinkei – Binaural Beats (Koyuki, 2007)

Anno nuovo, vita nuova e nuove etichette, diciamo pure che questa copre un campo stranamente poco calcato nel Bel Paese. La Koyuki infatti a quanto pare è completamente focalizzata su di un'estetica di tipo minimalista e per quanto possa essere pedante scriverlo: minimalista non significa tre suoni buttati a caso e cose fatte in fretta e furia (dato che ormai l'importante è sempre più darsi una ragione sociale da artista). In questo caso non si tratta di minimalismo alla Young, Reich, Riley, Glass ma di “minimal electronics” quindi roba che ha referenze in etichette come la Raster Noton, con gente come Günter Müller, Jason Kahan, Tetutzi Akyiama, Toshimaru Nakamura e in casa nostra un nome su tutti: Luca Bergero, al secolo noto come Fhievel. Se non siete pratici del genere, sappiate che un concerto torinese di Müller rimarrà nella storia perché mentre suonava, la gente parlando copriva quei suoni sporadici che a tutti gli effetti erano il concerto.

Shinkei – Binaural Beats (Koyuki, 2007) Read More
dustdive.jpg

Dust Dive – Claws Of Light (Own, 2007)

"Everyday is an indie day" dove era Reagan per Biafra o Sid Migx, ad ogni modo quella è la materia base. I Dust Dive sono americani, ma in un mondo invaso da indie rocker e di "punk take away", potrebbero venire da qualunque posto visto che ormai gli "omini no sso più omini e le donne non sso più donne". Il punto nevralgico in realtà è veramente questo visto che si tratta di indie rock "guitar driven" in stile Matador di qualche anno fa, che siano figli dei Pavement, degli Ugly Casanova o dei Modest Mouse (ottimi gruppi per altro) non credo sia un punto cruciale.

Dust Dive – Claws Of Light (Own, 2007) Read More