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Gretel E Hansel – Follow The Porcupine (Madcap, 2008)

Niente strega cattiva, niente casetta di marzapane, niente di tutto ciò: l'unica favola che troviamo nell'album di Gretel E Hansel è quella campionata o recitata all'inizio della prima traccia. Folk lo-fi come al solito? Più o meno nì, nel senso che il cantato scazzato e svaccato è quello di molti altri dischi Madcap: le melodie sghembe sono sempre le stesse ed anche gli arrangiamenti ben fatti e vagamente Beatlesiani meets Barrettiani o chi ad essi si ispira sono sempre quelli quelli di altri musicisti dell'etichetta del nord-est.

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No Sound – Lightdark (Burning Shed, 2008)

Partito nel 2002 come progetto solista di Giancarlo Erra, No Sound si è presto evoluto in una band a tutti gli effetti. Lightdark è il secondo disco ufficiale di questa formazione che in molti passaggi ricorda gli Archive, quindi melodia e tappeti di tastiere, e di conseguenza i Pink Floyd: riferimenti più che espliciti per un suono curato e privo di asperità, debitore in fondo tanto dell’ambient quanto del progressive.

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Radar Bros – Auditorium (Merge, 2008)

Dopo la mezza delusione di The Fallen Leaf Pages (che era tutt'altro che un disco brutto) torna un invecchiato Jim Putnam e tornano i Radar Bros, tra i gruppi migliori della scena slo core dal '93 ad oggi (in compagnia di Idaho, Red House Painters e Low), senza però che siano mai riusciti a raccogliere in pieno i frutti di ciò che hanno seminato (ad esempio il fatto di saper guardare ai Pink Floyd  rimaneggiando placide strutture folk legate alla tradizione americana). Il mondo cambia, e loro si ostinano in un immobilismo che anche il fan più incallito (come il sottoscritto) arriva a non reggere più.

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Extra – F R Double E (Commune, 2006)

Già membro negli anni novanta dei Drill Team, band alt rock, il californiano J. Mills si diverte con questo progetto a nome Extra a fare un pò di testa sua, scrivendo ogni canzone e suonando praticamente ogni strumento. Io l'ascolto a volume molto alto come consigliato nel booklet,e a ragione visto che in effetti a medio volume F R Double E sembra non ingranare moltissimo, un pò come se il vostro vicino di casa sentisse i Flaming Lips  ma il muro che vi separa vi fa sembrare ogni canzone indistinta. Il suono è davvero ispirato a classici come Pink Floyd (From Me To The World e Years forse sanno un pò troppo di plagio) e Beach Boys (Forward To Mono, The Medley I Warned You About), con quella fragilità che traspare nei dischi di Robert Wyatt.

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