Sirom – The Liquified Throne Of Simplicity (Glitterbeat, 2022)

E’ stata la copertina più brutta di tutto il 2022. Tutti abbiamo avuto dubbi sul miglior disco dello scorso anno, ma sulla copertina più orrenda non solo dell’anno ma “da quando l’uomo ha inventato il cavallo”(cit.) direi proprio di no. Cosa mi posso aspettare dallla musica di una band slovena che fa una copertina che pare un richiamo a una techno tamarra nata già vecchia? Un disco meraviglioso, acustico, di una delicatezza unica,sospeso nel tempo. E’ per questo che amiamo la musica, per sorprese di questo tipo, no? Lo dico sempre ai miei amici quando parliamo di donne, “mai fermarsi all’aspetto esteriore, fisico, la bellezza delle donne e delle persone in genere sta dentro e non fuori!”. E funziona. Loro si prendono le brutte e io mi tengo le belle. “Il liquefatto trono della semplicità” si può tradurre semplicemente con “stiamo diventando famosi e forse ricchi grazie al lockdown per la pandemia”. Eppure anche in questo loro album fanno quasi di tutto per starsene lontani dai palchi e tour mondiali… tracce di quasi venti minuti, che sarebbero ostiche all’esecuzione e all’ascolto per chiunque. Invece loro suonano e non vorrebbero fermarsi mai, il pubblico neanche a parlarne… Hanno bisogno di un palco piuttosto spazioso per la loro strumentazione, specie percussioni, ma potrebbero fare ogni live senza alcun microfono. Musica rurale, nata pensata e creata nelle fattorie slovene, come ci ha confidato nel suo recentissimo live bristoliano l’unico Sirom che ha detto due parole essenziali e scolastiche in inglese. “E’ arrivato questo lockdown all’improvviso, non si poteva fare niente nelle nostre case e nelle città, allora ci siamo messi a girare per le aziende agricole e per i campi, alla ricerca di suoni, sensazioni, idee, cose da mettere in musica insomma”. Un disco perfetto per label tipo la mitologica Kranky e più folk di migliaia di cose partorite ogni giorno nel suolo anglosassone ma nato in Slovenia, cose da pazzi. Nessuna concessione a cose dialettali slovene, a parte una parte di cantato del “barba”. Lei poi ha una voce incantevole che vi conquisterà, dal vivo come su disco. Passano in Italia proprio in questi giorni, solo nel nord Italia purtroppo, ma sono sicuro che a breve avranno richieste da ovunque. Chakra aperti come un filotto, ed effusioni con il/la partner di turno assicurati.