26 vespri in miniatura, passate attraverso un organo dettato tramite live coding da Riccardo Ancona. Questa la sfida che l’artista italiano ma di stanza a Den Haag si è preso per questo disco su Miniatures Recs (a detta del loro Bandcamp, una Hypercompact Laptop Music Platform). Riccardo frequenta un master in Sonology e gestisce Mossa Records, ma quel che ci importa ora è come viva e come si immedesimi in questi vespri. Piccole schegge brade, che rimbalzano di plastico suono, una versione abbruttita della toy music, come se Scratch Pet Land si unissero ai Fantomas. Avvolgenti, seducenti, incisive, creano una sorta di dipendenza che fa girare il disco più volte, come in un turbinio di cartoons sotto effetto di cartoni. Mai cacofoniche, dissonanti in maniera sagace e stimolante, passeggiare tra le tracce è come essere pungolati da un pugile peso mosca, inafferrabile e pimpante. Spleen digitalizzato, disarmonico e colorato, come se avessero scagliato l’abominevole Dr Phibes in un coloratissimo acido lisergico, cosa oltremodo giusta e gagliarda.