Olympia Mare – Sei almeno un po’ felice? (autoprodotto, 2024)

Basta sentire i primi suoni, le prime voci, i giri armonici, gli ambienti, per superare le paure derivanti dalle aspettative, altissime, che mi ero fatto riguardo alle Olympia Mare, progetto nato dalla mente di Valeria Lazzarini e Valeria Babini, già batterista e chitarrista cantante delle In.Versione Clotinsky.
Ampli, il primo singolo, era semplicemente la canzone più romantica e perfetta ascoltata negli ultimi anni. Poi Vetrine, con la voce di Jacopo Lietti dei Fine Before You Came, dolcemente imperfetta, a crescere ascolto dopo ascolto. Ma Sei almeno un po’ felice è anche molto altro: è un disco semplice, equilibrato, fatto con i cuori. Quello delle valerie, quello di Adele Altro, che ha prodotto il disco e ci ha suonato mille mila strumenti oltre a cantare senza mai eccedere, dando i giusti tocchi. Quello di Erica Lonardi, che con loro inizierà a suonare basso e synth negli imminenti concerti, da non mancare per nulla al mondo. Il nostro, completamente rapito.
Ma che suonano le Olympia Mare vi chiederete? Musica pop, piena di grazia, musica onesta che non potremmo evitare una volta ascoltata, musica che chiede solo un po’ di attenzione per farsi ripetere a memoria. Musica pop italiana ed intima, che sembra semplice e scontata mentre, come ben sappiamo, lo scrivere canzonette toccanti è materia di pochi, poche, pochissime.
In questi passaggi leggiadri ci sono furia ed intensità alle quali viene regalato nuovo candore, piccoli regali fiatistici, sorprese come raggi di sole ad ogni attacco, ganci vocali di Valeria ad artiglirsi nella nostra mente, la sensazione perenne di essere gli interlocutori dei suoi versi. Il disco pop di cui avevamo bisogno, senza saperlo.