Odyssée – Arid Fields (Autostop, 2023)

Odissea, campi aridi, un disco registrato in diverse sessioni desertiche da Edouard Lebrun. Musicista locato sulle Alpi francesi che dopo qualche esperienza in progetti math rock si è compattato un bel sistema modulare per comporre e registrare suono in quasi ogni occasione firmandosi come Odyssée. Arid Fields è un viaggio dove il suono è sintetico per scelta e funge da vero e proprio sunto di trasposizione e racconto dell’ambiente. Miraggi, correnti di diverse temperature che offuscano la nostra vista, quella sensazione di perdita controllata che può dare una guida durante un’esperienza psicotropa. La bravura di Odyssee è quella di non calcare troppo la mano evitando quindi il parossismo e la caricatura, ma piuttosto inserendosi in un novero musicale che lambisce la migliore new age senza tradirne lo spirito, pur lucidandola con il giusto spirito. Sonche a molti potrebbe sembrare un’eresia ma potrebbe realmente essere l’incontro, per rimanere in terra francese, fra due poli artistici come Ariel Kalma e Jean Michel Jarre. Si vola letteralmente sulle note di questo disco, dotato di quella sensibilità pop ed aerea che ci rende dolce naufragare in queste sabbie, travolti da sinestetici effetti.