MENK’ – MENK’ ( Dio Drone, Overdrive, Soviet Studio, Wallace, 2023)

Menk’ significa “noi” in lingua armena. Armena, come la chiesa della Villa Albrizzi in provincia di Treviso dove Xabier Iriondo e Franz Valente si sono dati appuntamento il 12 marzo di quest’anno per registrare il loro album omonimo. Un album che riesce ad esprimere la forza di un ambiente, di un’atmosfera e di una terra lontana, sanguinante e viva. Una musica spesso oscura, pregna di tensione come in OndeSonore. Una musica che spesso sembra vivere sul proprio ricordo, sulla presenza di suoni distanti e slabbrati, picchiati al suolo, che magicamente riescono a coordinarsi dando vita a ad una melodia: nella magica (non saprei come altro definirla) EsplosioniLuminose sono i silenzi ed i respiri a rendere impossibile lo staccarsi dall’ascolto di una litania di piatti che potrebbe durare all’infinito. Ogni momento ed ingrediente è fortemente caratterizzante ed intenso, senza che questo gravi però sull’ascolto, non stupisce che la produzione sia stata effettuata da marchi oscuri, pesanti e trasversali come Dio Drone, Overdrive, Wallace e Soviet Studio.
Il respiro dell’’harmonium in SospesoInAria, gli spiriti di SibiliRiflessi, la polvere di Abisso. Gli ingredienti di MENK’ sono moltissimi, sapientemente dosati da Xabier e Franz, alle prese con un disco ed una storia sorprendente, nella quale calarci per assaporare un territorio a cavallo fra Europa ed Asia, magico e misterioso.