Arrivati attorno alla quarantina di dischi i Melvins provano una formazione mai usata prima, infatti oltre naturalmente agli immancambili King Buzzo alla chitarra e Dale Crover alla batteria a questo giro al basso troviamo sia Steven McDonald (Redd Kross, OFF!), da un paio di dischi in pianta stabile, sia Jeff Pinkus dei Butthole Surfers. Quest’ultimo porta in dote pure il suo banjo (con cui si diletta ultimamente) e la scrittura di quasi tutte le canzoni: in pratica il titolo di questo disco più che un tributo a Locust Abortion Technician è un riconoscimento al suo autore; inoltre ci sono anche due cover dei Butthole Surfers e una versione di I Want To Hold Your Hand notevole. Iniziato come un passatempo, Pinkus Abortion Technician è un ottimo ibrido Melvins/Butthole Surfers che intriga di sicuro gli appassionati, ma non credo solo loro, infatti quando dei pezzi da 90’s come questi ci si mettono, esce fuori roba di qualità: pesanti come i Melvins e scanzonate come i Butthole Surfers, le otto canzoni scorrono che è un piacere, divertenti di sicuro per chi le ha suonate ma anche per chi le ascolta. Insomma, non imprescindibile come i disconi storici delle due band, ma sicuramente senza pretese e a basso profilo oltre che meritevole del vostro ascolto: speriamo che dopo le più di cinquanta date americane questo quartetto di rockers di mezza età passi anche da noi, visto che è dal vivo che i nostri vecchietti danno il meglio.