Marco Baldini – Vesperi (Another Timbre, 2023)

Vesperi, o vespri, le preghiere della sera. Il raccoglimento, forse il sunto di una giornata passata ad operare o a far fioretto.
7 brani, composti dal toscano Marco Baldini, suonate da due differenti insiemi.
Violoncelli e contrabbassi a coppie, diretti da Luisa Santacesaria nel primo caso.
Violoncello, contrabbasso e marimba nel secondo.
Sono brani austeri, severi quasi, che ben rappresentano e commentano una dimessa e stringata dignità. Potremmo parlare di melanconia, drammaticità, tristezza? Forse, ma rischieremmo di andare fuori rotta. Preferisco invece concentrarmi sulle piccole cose: l’abbassarsi del sole, il sentimento di ritardo, quanto umano, l’arrivo di una tenebra che, non badando a noi, talvolta ci preoccupa e ci opprime, specchio delle nostre fisime.
Musiche, quelle di Marco, che abbassano quanto andiamo a fare facendoci intendere di avere già dato, pena una sottile linea di inquietudine espressa dai musicisti.
A tratti poi dimostrano di avere carica salvifica, o ritemprante, come in una Corteccia che riesce a dare forza ed energia al suo mondo. Ma limitarsi ad elencare i momenti di questi versi forse non è la maniera più giusta per rappresentarli, per portarli a voi.
Bene è comunque ricordare come questa musica arrivi anche da molto lontano, nel tempo e nello spazio, come la rilettura, in Malkosh, del noto raga indiano Malkauns, ispirato dai suoni di rudra veena di Mohiuddin Dagar ed Asad Ali Khan.
Tolta questa nota che ci resta? Forse il silenzio, la contemplazione, l’attesa nel guardare nei vostri sguardi e nei vostri corpi una reazione.
Non di stupore, non di meraviglia, ma di pace. Fino al calare del sole e delle palpebre, fino al sipario giostrato da Marco Baldini.