Il 2013 non smette di portare alla luce altre collaborazioni di Maurizio Bianchi (ma non aveva annunciato il suo addio alla musica?), questa volta con Magnetica Ars Lab: sotto quest’ultimo nome troviamo il cagliaritano Arnaldo Pontis per un disco che ha il suo baricentro proprio in Sardegna. In ogni brano sono infatti utilizzati suoni, voci o campioni perloppiù di musicisti sardi, e il disco è associato ad un lavoro fotografico molto bello di Fabrizio Tedde sulle miniere del Sulcis. Ispirazione di LoopKlangeNoise sono due libri d’arte di Kandinskij: per ogni brano una frase, una poesia è accompagnata da una foto, e ciò spiega il sottotitolo del disco “verse without words”: dal punto di vista della fruizione il solo supporto audio non è senz’altro sufficiente a dare un senso all’opera, e questo può essere visto sia come un pregio che come un difetto. Dati i musicisti in campo, ovviamente la fanno da padroni dal punto di vista dei suoni generi come industrial, noise, sperimentazione e dark ambient. Le eterogenee collaborazioni fanno sì che il disco sia molto vario, con risultati alterni: i brani, di lunghezza medio-breve, sono sempre assemblati con maestria, l’attenzione al suono è massima e “l’ospite” fa sempre da tema conduttore del rispettivo pezzo. La lista dei collaboratori non è da poco, tra cui Yuri Gagarin, Simon Balestrazzi, il compianto Mauthausen Orchestra, Fausto Rossi, Roberto Belli/Brigata Stirner, Corrado Altieri/Uncodified, Alex Nasi/Colonel Xs. Ennesima uscita interessante per Final Muzik, che va ad accrescere un ormai nutrito catalogo dell’etichetta del nordest.