KT Gorique – Akissi (Creepy, 2023)

9 brani, 23 minuti, KT Gorigue tiene fede al suo nome e tira dritto. Rappeuse ivoriana ma residente nella svizzera francese da più di 20 anni sembra non respirare da quanto abbia da dire, ma ce lo serve su di un vassoio bollente sul quale reggae e musiche africane sono ben presenti. Quinto album per un’artista che si è meritata palcoscenici importanti ed ha provato anche vie più luminose (e rischiose) per crescere, come la partecipazione a Rythm + Flow Francia, ottenendo un buon riscontro di critica e pubblico. Sempre chiara nella dizione, ci immerge in una giungla di suoni che a che quanto sono più sinuosi, come in Doucement, non perdono mai d’intensità. AKISSI è un disco che ti porta dove vuole lui, ti fa credere di essere caldo e morbido ma sulle produzioni di Riga, dove ci si aspetterebbero voci dolci, troviamo invece KT, dread come medusa, a metterci sull’attenti. Subito suoni sinistri in Slim Katy, per il primo di 8 brani (più l’intro), un viaggio completo tra Africa, Svizzera, mondo lontanissimo uniti dalle barre di una performer ed una penna notevole per inventiva e lucidità. Diaspora Gang con Le Juiice, è un’identità collettiva, mentre Doucement mescola suoni tradizionali e voci come punture di insetto. C’è il ballo nella musica di KT, l’auto affermazione, lo stile e lo studio dell’arte delle 4 discipline,la sua precisione svizzera e la sua mentalità afro punk. Beats che non lasciano respiro, pezzi che portano direttamente un falò sul palco per scaldare gli animi come Sur Off, oppure più intimi e sofferti come Papier. Un disco da passare e ripassare, onesto e vibrante nella sua profondità.