Ikan Hyu – Oasis (Mouthwatering, 2023)

Zurighesi attive ormai da diversi anni le IKAN HYU, duetto creato e gestito da Anisa Djotoadmodjo alla chitarra ed Hannah Bissegger alle batterie danno finalmente prova del loro essere sulla lunga distanza.
Quest’anno hanno messo in fila un ep ed un paio di signoli ma OASIS rimette ordine mettendo in fila undici brani in poco più di mezz’ora. Musica pop, dall’anima sintetica e dall’ardore punk. Briose, mettono in fila veri e propri tormentoni come una fRiNgY fRiNgY per la quale impieghi più tempo a scriverne il titolo che ad impararla a memoria. C’è un’imperfezione nella loro opera, una grana che parte dalla slackness degli anni passati verniciata con tinture nuove, tanto che spesso le si possono immaginare suonare in un dehor primaverile, annoiate, cosmopolitan alla mano e super stilose. Ma c’è spazio per moltissime sfumature in OASIS: la dolcezza di window stills, delicata, chitarra strizzata e beats accomodanti, fino alla splendida fuga strumentale, visionaria come un’alba improvvisa. I brani più nervosi portano la coppia sotto casa di Kathleen Hanna ma le idee sono quelle giuste, la foga è ben tirata e le canzoni girano benissimo. Il disco è prodotto e rifinito in maniera perfetta e plauso va dato a chi è riuscito ad accompagnare IKAN HYU permettendo loro di esprimersi in maniera così diretta e luminosa, integrando veri e porpri picchi emozionali all’interno di questo disco, come la finale orca. Oasis è una bellissima sorpresa per un progetto che, ne siamo certi, ci terrà compagnia a lungo!