Audiotape azzurro, serigrafato e numerato con inserto interno. Rock ad ampio respiro, incastonato in una costellazione tra Seattle, Steve Wynn e le grandi autostrade americane che, come arterie vitali, congiungono l’est con l’ovest. Il formato cassetta infatti invoglierebbe l’ascolto in un eterno autoreverse ormai retaggio di vecchie generazioni rock. Quel mastodontico rock che dai gloriosi anni Settanta, caracollando e sbuffando come una vecchia locomotiva non intende abbandonarci né virare radicalmente verso fruibilità più liquide (fingiamo di crederci). Il disco pur spaziando attraverso le decadi più classiche del rock americano (Neil Young, Dag Nasty, Dinosaur Jr) non disperde le energie né si spersonalizza immergendosi in una vacua eterogeneità creativa. L’ impronta dell’eclettico duo rimane sempre chiara e riconoscibile: l’epica dei capelli sugli occhi, delle chitarre acustiche stuprate senza pietà e delle fender suonate all’incontrario. Solido e infrangibile. R’n’r is here to stay.