ĠENN: Idee chiare, cavalcando la marea

Colpiti dalla varietà di umori e di stimoli espressi in Unum troviamo tramite Julien Fernandez il contatto con le ĠENN, quartetto che da Malta si è trasferito a Brighton per trovare il proprio spazio nella scena inglese ed internazionale. A rispondere alle nostre domande è la chitarrista Janelle Borg, che si accompagna nella formazione alla cantante Leona Farrugia, alla bassista Leanne Zammit ed alla batterista Sofia Rosa Cooper.

SODAPOP: Ciao Janelle, come ci si sente ad avere finalmente il vostro album fra le mani? Come avete lavorato con Tom Hill e Dan Fox? Che tipo di idea avevate in mente per costruire la prima opera lunga dopo Liminal?

ĠENN: È splendido avere finalmente fuori nel mondo qualcosa al quale abbiamo lavorato per così tanto tempo. Entrambi, Tom e Dan sono stati fondamentali per tradurre la nostra visione in realtà ed è stato molto interessante lavorare con due produttori provenienti da background diversi.
Dopo Liminal abbiamo speso del tempo sperimentando e suonando liberamente, cercando il giusto suono per il nostro progetto. Rohmeresse e The Merchant Of sono state le prime canzoni che abbiamo scritto, fungendo da fondamenta per la costruzione del resto dell’album.

SODAPOP: Potreste presentarci Liminal Collective? Non sono riuscito a trovare nulla sulla label online…

ĠENN: Perché è la label che abbiamo creato noi! L’idea dietro questa fondazione è quella di avere questo spazio per permettere ad artisti a noi attinenti di poter pubblicare il loro materiale senza vincoli da etichette, gallerie ecc. Il nostro piano è quello di espanderla oltre la musica e creare qualcosa che possa permettere l’incontro di varie collaborazioni interdisciplinari.

SODAPOP: Solo dopo Rohmeresse ho scoperto il vostro precedente progetto, Cryptic Street e l’album Titty Monster, con gran fatica e senza molte possibilità di ascolto. È una parte del passato che preferite non associare a quel che sono ora le Ġenn o è semplicemente una coincidenza?

ĠENN: Titty Monster fu pubblicato come Cryptic Street, che era una diversa iterazione della band, con membri diversi in momenti diversi. Ora è diverso, Ġenn siamo noi quattro ed è costruita su brani composti da tutti i membri.

SODAPOP: Ho trovato varie influenze all’interno di Unum, quasi come se il rock degli ultimi 40 anni fosse stato filtrato attraverso la vostra sensibilità, digerite e presentate in maniera assolutamente personale. Che tipo di musica avete ascoltato crescendo? Con che progetti attuali trovate similitudini (umane o stilistiche)? Personalmente ho trovato echi di Rage Against the Machine, Crisis, Siouxsie e molti altri in un calderone estremamente ricco, ma credo dipenda ovviamente da recettori personali…

ĠENN: Tutte noi siamo cresciute con diversi generi musicali. Sofia è cresciuta suonando negli open mic della scena blues e sia Sofia che Leanne hanno un retroterra jazz. Leona, la nostra cantante, ha studiato con una cantante d’opera mentre io ho iniziato suonando il violino in contesti di musica classica. Ora ascoltiamo ogni genere musicale, dalla drum & bass all’heavy metal Credo che inconsciamente attingiamo dai differenti generi scrivendo le nostre canzoni, dando così alla nostra musica echi stilistici differenti.

SODAPOP: Vi siete spostate dall’isola di Malta all’Inghilterra, imagino come scelta per investire sul vostro progetto. Poi il COVID, la Brexit, i tour, il disco…qual è la vostra storia? Come sta andando?

ĠENN: Beh, la versione corta è che Leo, Leanne ed io siamo amiche da anni, ed abbiamo suonato come Cryptic Street a Malta. Alla fine del 2018 sentivamo di dover fare una scelta di vita rispetto a quel che volessimo fare come band e come musiciste in generale. Abbiamo deciso di provarci e di farlo all’estero, vista la scena parecchio piccina a Malta.
Così abbiamo preso una decisione, trasferendoci proprio prima della Brexit, nel 2019. Abbiamo incontrato Sofia su facebook, suonando insieme poche ore prima del nostro primo show di sempre a Londra, in un tour di prova nel 2019! Il resto, come detto, è storia.

SODAPOP: Cosa potete raccontarci di Brighton? Avete collaborato con JOHN per A Reprise (That Girl), che è stata anche la canzone con la quale vi ho conosciute. Che succede in città? Che tipo di fermento ci trovate? Dopo Malta siete rimaste costiere, in una città che, alle nostre latitudini è più conosciuta per la presenza di Roberto de Zerbi come allenatore del Bright & Albion che per la musica. Che tipo di scena c’è nelle vostre zone?

ĠENN: Brighton ha una scena musicale molto fertile ed anche storicamente è sempre stato un gran posto dando chances a band emergenti di sperimentare ed emergere. Abbiamo deciso di trasferirci a Brighton proprio perché simile, nella posizione e nel suo essere marittima poprio a Malta. Brighton ha anche un sacco di talenti musicali, e ci sono un sacco di eventi che mischiano generi e sottoculture. La scena metal e dance sono particolarmente attive ed un sacco di artisti di queste scene stanno funzionando parecchio bene anche all’estero.

SODAPOP: Che tipo di relazione mantenente con Malta? Avete ancora contati con progetti locali? Credete di poter essere un ponte, magari per esperienze simili alla vostra? Avete qualche nome che dovremmo segnarci?

ĠENN: Abbiamo famiglie ed amici a Malta e siamo rimasti in ottimi rapporti con molti artisti a Malta. Sé, speriamo di poter fungere da ponte per altri acts maltesi che vogliano suonare all’estero: Joon, Beating in Time, Beesqueeze, Brodu, Michael Azzopardi, Cher Camilleri, Oxygyn, Djun sono artisti stupendi che dovreste ascoltare e tenere sotto controllo!

Beh, grazie mille per le dritte Janelle! Ne faremo di sicuro tesoro…