François J Bonnet & Stephen O’Malley – Cylene II (Drag City, 2023)

Quattro anni dopo il primo capitolo François J. Bonnet e Stephen O’ Malley si ritrovano, per una seconda ondata di suono titolata coerentemente Cylene II. 6 brani dilatati dove la musica si fa materia, forma e spazio, mantenendo un equilibrio che è quello delle grandi opere. Four Rays è l’impatto iniziale, la cosa più vicina nella mia mente ad una musica pensata per avvolgere, penetrare e cambiare stato, come se le nostre orecchie acquisissero una nuova plasticità. I due musicisti sembrano esercitare dei lievi comandi per lasciare che la tela sinora si dipani in lunghe superfici che raccontano storie antiche, più sindoniche che sinfoniche. Con Vulcani di Fango una certa drammaticità prende il sopravvento, dimessa consapevolezza di quel che è accaduto e che sottolinea con toni lenti, gravi e continui. Poi il paesaggio sembra aprirsi, in una sorta di commento panoramico, Ghost Of Precognition, sbiaditamente epico. Anche il brano successivo, Troisième noire, sbanda pur essendo maggiormente centrato ma è con l’arrivo del conclusivo La Ronde che Cylene II torna al suo compimento, un manto oscuro e delicato che tutto ricopre e tutto si porta via. Un disco discontinuo, vivo, imperfetto e libero nella sua semplicità, perfetto per immolarsi al gelo di questa stagione.