Eric Chenaux – Hello Eyes (Ulyssa, 2022)

Che dire ancora di Eric Chenaux? Ci sorprende con un nastro in 100 copie in cui suona sopra a dei musicisti swing italiani, riprende ipoteticamente Erikah Badu, rimane fedele a se stesso muovendosi con la sua chitarra ed i suoi pigri ritmi jazz aperti ad ogni tipo di contaminazione, sempre più convincente nel dimostrare quanto gli steccati ed i generi siano inutili. Avanguardia? Soul music? Semplicemente Chenaux, musicista che con ogni gesto riesce ad elaborare in maniera fresca ed inconsueta correnti ed ambienti, mi azzardo a lanciare un nome (che purtroppo ci ha recentemente lasciati) come famiglia di appartenenza: Hal Willner. Una risma di artisti capaci di andare oltre i confini senza trincerarsi in difesa della propria personalità e del proprio stile, che fluisce liberamente ed è facilmente riconoscibile. Brillante anche quando i toni sono tenui, ringrazio Danilo Ligato che me lo ha segnalato, raccontandomi di esserci rimasto sotto botta al primo ascolto. Produce Ulyssa, label di Bloomington, Indiana, fondata da John Louis Williamson ed EO Deines, della quale non so nulla e che sottolineo istantaneamente nel mio radar di ascolti. Sperando presto di vedere Eric dal vivo ripassiamo, ascoltiamo e scopriamo…