Empty Chalice – Emerging Is Submerging-The Evil (Industrial Ölocaust, 2017)

Empty Chalice, metà del duo italo-russo Gopota (la metà nostrana, per essere precisi), così si presenta sulla propria pagina Facebook: “Creatore di sonorità death industrial e death ambient”. Sembrerebbe una dichiarazione che non ammette repliche e guida l’ascoltatore su binari ben definiti ma la citazione di David Lynch nelle note di copertina della cassetta ci ricorda – non tanto per quel che dice quanto per chi lo dice – che non tutto è ciò che appare. Così se il suono e le strutture che troviamo in Emerging Is Submerging-The Evil sono tipiche dei classici lavori usciti negli anni per Cold Meat Industry o Cold Spring, il feeling è decisamente diverso, a tatti malinconico a tratti suadente, senza che la cosa renda comunque l’ascolto più rassicurante. Look Into My Eyes, coi suoi droni profondi su cui aleggia una chitarra che richiama l’Oren Ambarchi di Triste è un incipit inatteso che invita all’ascolto partecipe ed è confermato dalle atmosfere oscure ma sinistramente attraenti di Muffled Scream dove lontane melodie, come voci di sirene, ci attirano in un paesaggio livido che deve qualcosa ai Raison D’Etre di Peter Anderson. Pur rimanendo entro i limiti dei suddetti generi la musica di Empty Chalice sembra voler manifestare sofferenza più che infliggerla. Lo scenario cambia girando il lato ma non potevamo non aspettarcelo. Sideral è una sinfonia decadente dove precipitare vuol dire aleggiare in un cosmo di droni ruvidi solcati da sciabolate metalliche mentre voci distorte salmodiano in modo poco comprensibile, poi, passando per le classiche strutture death industrial di Emerging Is Submerging, si giunge all’inferno scoperchiato di Stolen Breaths And Destroyed Hopes, punto d’arrivo e non ritorno che, a partire dal titolo e attraverso il suono opprimente di mille voci che si sovrappongono nel noise che ribolle, chiarisce come non ci possa essere redenzione alcuna. È da qua, guardandosi indietro, che tutto il percorso si fa manifesto: lontano dal solito nichilismo, Emerging Is Submerging–The Evil mette in luce senza compiacimento quel sottile fascino che è proprio del male e che contribuisce a renderlo così terribile. Una cupa riflessione, senza sconti, faccia a faccia con il lato oscuro dell’essere.