Colombre – Realismo Magico In Adriatico (Bomba, 2023)

Colombre, il buzzatiano progetto di Giovanni Imparato, mi è sempre parso, nei precedenti due album esile, esile ed incodificabile. Raggiunto ed approfondito negli anni sempre grazie a casualità ed amici di amici (ricordo che Federico Savini sulle colonne di Blow Up raccontò mirabilie di Pulviscolo e mi innamorai perdutamente dei Dadamatto del fratello Marco ad un Tagofest di 14 anni fa: ricordo la data perchè ho controllato la data sul DVD girato ai tempi da Nicola Quiriconi, uomo oggi dietro alla splendida Dissipatio Records). Com’è come non è Giovanni se la suona e se la canta da anni, ha una voce bellissima e leggera, riesce a coinvolgere nientemeno che Franco126 in un pezzo senza restare sotto alla sua romanità. Quel che si muove in questo Realismo Magico In Adriatico è quella cosa lì, musica pop da bagnasciuga, a tratti frizzante ed a tratti pensierosa. Arrangiamenti consoni e semplici, cuore in mano e personalità nonostante il gioco in un campionato dove è facilissimo sbagliare e finire nel cestone delle offerte agli autogrill, oppure negli eletti, con migliaia di attestati di stima ma senza nessuno che canticchi le tue canzoni.
Quando arriva Maria Antonietta verrebbe voglia di sentire la loro unione prolungarsi oltre i tre minuti di una canzone, Io E Te Certamente, praticamente perfetta.
Le cose funzionano meno quando la mano si fa più carica e gli arrangiamenti strabordano verso un mondo sintetico che toglie i punti di forza di Colombre, come in una Durerebbe Un’Ora che avrebbe meritato altri vestiti di scena. Meglio una psichedelia aerea, o la semplicità di brani diretti e sussurrati che, come da titolo, giocano fra realismo e magia, baciati da un bagnasciuga che potrebbe fagocitarli o spingerli in alto. Colombre, esile, incodificabile e tremendamente affascinante.