Caligine – I 3” (Monstre Par Exces, 2008)

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Meglio tardi che mai, ed effettivamente ci ho impiegato un po’ di tempo a recensire questo 3” dei Caligine, sia per pigrizia, sia perchè ormai anche io sono distante da quella forma mentis da 7” che avevo e che mi chiedo perché ho buttato così velocemente nel cesso. Per quanto trovi delle caratteristiche comuni ad altri lavori dell’etichetta romana, in realtà questo dischetto è molto distante dal resto dei compagni di scuderia, certo anche qui c’è una buona sensibilità per il rumore, ma alla fine chitarra, mandola e basso la fanno da padroni e il disco a tratti finisce per essere persino melodico. Avete capito bene, melodico, ma “beware of the dog emo-filici!”, sembra di sentire un gruppo folk nel bel mezzo delle fonderie Thyssen-Krupp che cadono a pezzi, non si tratta neppure di melodie easy-listenings ma in compenso quando c’è del casino è davvero casino di quello fragoroso, soprattutto per quello che si suppone essere un disco in un qualche modo folk. Ben registrato, bella copertina e molto più ispirato di molta porcheria da myspace, se siete attratti dalla musica delirante ma lontana dall’essere roba buttata a cazzo direi che i Caligine abbiano più qualità di molte troiate americane di sciamannati noise-folk, weird-folk dell’Oklahoma o del Texas. Delirante ma a volte quasi melodico.