Cable Ties – Time For You (Merge, 2023)

Power trio australiano, due donne ed un uomo, al terzo disco.
Cable Ties hanno il pregio di suonare semplici, secche e di urlare quando necessario, ricollegandosi con una verve che sembra uscita da inizio anni ‘80 in cui certi influssi goth danno profondità alla materia. Voce tirata su registri quasi parossistici per l’acutezza da una parte e toni caldi e confidenziali dall’altra il range del trio sembra riuscire a coprire lo spettro del punk rock in maniera completa, con un suono che rimembra addirittura le Runaways in una Time For You splendidamente retró. Ma il clima si fa caldo, umido e paludoso in una Too Late che sembra essere un’inquietante zombie di più elementi caracollanti. Mum’s Caravan è una quota rock romantica che trasporta Cindy Lauper nell’outback con dei richiami ad If I Could Turn Back Time di Cher che la rendono epica. Poi riescono a fondere pop e rock ‘80 a Kathleen Hanna in maniera freschissima, con una Thoughts Back che partendo a velocità media si ingrossa fino a prendere le nostre ultime difese. Spoken punk come Silos che hanno l’energia, l’urgenza e l’epica del primo protorap in un unione di mondi d’impatto esaltante. Il finale è catartico, con una Deep Breath Out sull’orlo delle lacrime e delle urla, che si trattiene mentre tutto intorno monta, a corollario di un disco che è una vera e propria scoperta e che contiene più di una gemma.