Alice – L’Oiseaux Magnifique (Bongo Joe, 2023)

Tre musiciste, tre voci, una tastiera. Partendo dal folk occitano ci trasportano fuori dal mondo fino ad un luogo dove tempo e spazio non hanno più importanza. Filastrocche, slapstick, risate, nenie, carezze. Lisa Harder, Yvonne Harder e Sarah André iniziano a suonare a casa con amici e parenti, hanno esperienze in un coro, e riescono a trasportare un candido minimalismo in questo disco. È un disco di canti, quindi è un disco di storie: storie in francesi in cui può succedere di tutto, in cui i ritmi possono cambiare spesso, da canti funerari a vaudeville, a temi inquietanti ad altri in cui potremmo innamorarci all’istante delle tre. Folli a giocare a questo gioco per ventitré brani, quando dopo cinque rischierebbero di annoiare… stolte, ben venga che parte del pubblico mollti il colpo, che Alice è come il minimalismo, più lo si ascolta più la si apprezza, un brano dopo l’altro non le si vorrebbero più lasciar andare e quando si percepiscono i sorrisi durante i canti sorridiamo con loro. Poi ci incazziamo con gli uccelli che rovinano gli alberi, ovvio, non buttiamo i bambini con lacqua sporca e se bene e male ci inviteranno a cena porteremo del vino. Ma non è nostro compito intervenire nelle storie di Alice: quel che ci viene chiesto è di assistere alla loro esibizione, goderne, imparare le canzoni e cantarle insieme a loro… e noi lo faremo, corpo di mille balene!