The Poison Arrows – First Class, And Forever (File Thirteen, 2009)

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Bastano pochi istanti per riconoscere la voce, per me inconfondibile, di Justin Sinkovich, a suo tempo frontman degli Atombombpocketknife, autori di un album tra quelli che più ho amato a inizio decennio, God Save The ABPK, del 2001. A fargli da sodali in questo nuovo progetto, Adam Reach alla batteria e soprattutto Pat Morris dei Don Caballero prima versione, ovvero quelli della formazione originale, al basso. Insomma tutto lascia a intendere di un gruppo interessante. E così infatti è.
Il suono, come già negli Atombombpocketknife, è parente stretto degli Unwound, non siamo poi così distanti dai territori lambiti nel loro ultimo disco, Leaves Turn Inside You, ovvero post punk arricchito da dosi massicce di wave, in questo caso anche abbastanza cupa devo dire, da un uso più frequente dell’elettronica, sotto forma di synth, e brani maggiormente dilatati. Il minutaggio mediamente allungato dei pezzi permette ai Poison Arrows di divagare in costruzioni complesse (sentire a questo proposito le tessiture di basso e batteria) e frequenti cambi di atmosfera all’interno dello stesso brano. Se vogliamo, unico limite, nei momenti in cui viene a mancare il traino della sezione ritmica per giocare su rarefazioni e atmosfere dilatate, si perde un po’ di quella tensione che forse è l’ingrediente migliore di band come queste. Per il resto, pur se privo di melodie memorabili e malgrado il sapore un pò nostalgico che lo contraddistingue, First Class, And Forever sa essere un bel disco davvero, toccando qualche picco notevole tra cui Future Wine, Total Beverage e Peruvian Mountain Fight, che da sole bastano ad elevarlo sopra la media.