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ElectroAcousticSilence – Flatime (Amirani/Grim, 2010)

Ieri sera mentre facevo zapping, mi trovo di fronte a questa formazione che ad Umbria Jazz esegue Imagine come pezzo di apertura del live: che dire?… Che quel pezzo mi fa schifo? Che da sempre quando lo ascolto provo quasi simpatia per Italo Balbo e per la sua idea di effettuare i bombardamenti a tappeto sui civili? Ma soprattutto che quello che mi fa più schifo di tutto è vedere queste bande di "marchettari da salotto" che fanno sì che la moglie dell'assessore dica di essersi divertita "alla serata jazz"? Che il reazionario de "il Grande Jazz", sentendosi un amante della "musica di qualità" ascolti e, peggio ancora, pretenda di ascoltare da sempre lo stesso disco, lo stesso pezzo, gli stessi standard, gli stessi incastri strumentali e le stesse melodie senza farsi troppe domande su quello che si pari dietro questo modo di ragionare e di vivere?. Lor signori "scelghino" la risposta che li aggrada maggiormente.

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