Reveille – Broken Machines (Clapping Music, 2014)

Reveille

Broken Machines è il secondo album di questo duo francese, composto da François Virot, voce e chitarra, conosciuto già in patria per il progetto solista noise pop Clara Clara e dalla sua compagna Lisa Duroux, voce e batteria. Una sorta di Mate Of State (anche se coppia di fatto) in salsa francese, senza tastiere e con un tocco garage e di psichedelia in più? diciamo che, come successe per il gruppo americano, l’attacco è dei più energici (Modern Pain) e coinvolgenti mentre, alla lunga, rimane purtroppo un senso di incompiutezza e di piattezza nei brani: frivoli come si vorrebbe, ma senza molto mordente e struttura, anche nei pezzi in cui compare il basso (Swallow Everything, Athletic Man).
 Ok, non mi aspettavo le spigolature intricate dei The Evens (che nemmeno mai mi hanno fatto impazzire) ma tutto l’ascolto scivola via senza infamia e senza lode. L’essenziale semplicità dei suoni, i ritornelli quasi infantili si rifanno senza dubbio alle influenze del rock anni ’90 e ai vari cataloghi di label storiche quali Touch and Go e K records, magari nella sezione “sottobosco”. Prendo spunto dal titolo di un loro pezzo: ingoiamo sì tanto ma non proprio tutto.