Non chiedetemi come mi sia nutrito due giorni fa, né com’ero vestito. La mia memoria a breve termine è un disastro, sebbene gestisca settimanalmente un’attività di stimolazione cognitiva presso il Centro Diurno socio assistenziale di cui sono responsabile. Questa attività mi aiuta a rimanere allenato da un certo punto di vista, proprio perché capisco di trovarmi a tratti in difficoltà in questo ambito. Però, provate a chiedermi dove fosse l’11.11.11. Beh, ça va sens dire, ero all’Arci Blob ad Arcore, concerto di Sparkle In Grey, Harshcore, Sandro Codazzi e My Dear Killer. L’evento internazionale nel giorno della cabala.
Cosi, quando sono venuto a conoscenza (in ritardo, non lo nego, ma il corpo dell’opera è ancora in produzione e verrà spedito agli attenti acquirenti a breve) di una compilation da parte di Stochastic Resonance per la venuta dell’11.11.22 e per i loro 11 anni di vita non sono riuscito a trattenermi nel tuffarmi di nuovo in queste torbide acque numeriche.
Compilation digitale e su doppio nastro, un libro contenente permutazioni grafiche degli EP di 111122 qui contenuti. Trovano posto in questa compilation ben 19 tracce, alcune appannaggio di artisti a me conosciuti, molte altre di artisti con i quali per la prima volta ho l’occasione di porgere orecchio. Non vorrei però limitarmi ad un elenco ed ad una descrizione sommaria dei suoni. Quindi: GHOSTFACEMKRSTEFANOTASTISCUALKENTAMIYAMAALESASSANDRORAGAZZOFRANZROSATIMARCOMALASOMMABAGCAMILLAPISANIFABIORLATTUCAANGELINAYERSHOVAYNAKTERADTHEDCURVEDGOOVESALEXIAROBBIOLUCABUONINFANTEANACLETOVITOLOGIULIOALDINUCCINICOLABARONI li citiamo giusto così, corpo agglomerato su tre righe e mezzo in capslock. Corpo che trema, sfrigola e produce energia e scarto.
Questa compilation ê la risposta concreta ai colleghi di lavoro/di passaggio/di vita/parenti/amanti/mariti/vicini che vi chiedono “ma che musica ascolti? Ma è tutta così la canzone? Ma è musica elettronica? Ma poi cantano?”
Risponderemo così: Risonanza stocastica.
Ma che musica ascolti? Risonanza stocastica.
Ma è tutta così la canzone? Eh… è la risonanza stocastica.
Ma è musica elettronica? No, è risonanza stocastica.
Ma poi cantano? Alla fine, ascolta intanto, è risonanza stocastica.
Una compilation che si trasforma in un gorgo di un paio d’ore in cui perdersi tranquillamente in cuffia mentre ci si stringe sulla poltrona, il freddo che ci percuote le ossa e fuori, fuori il mondo che ci guarda senza capire quella luce spenta nei nostri occhi e quel sorriso, maligno e privo di alcun senso. Droga? Pazzia?
Risonanza Stocastica, 11 anni di Risonanza stocastica.