La nuova promessa del power metal! segnalano le prime note biografiche di questa scoppiettante formazione nostrana. Sound tedesco postbellico (Helloween, Blind Guardian) grafica fantasy liceale (c’è pure il Dottor Destino, grandi!) e tanto, tanto testosterone rubato a Grest e colonie. Gli elementi ci sarebbero tutti per portar l’attenzione degli appassionati e dei media specializzati su questo originale e fresco combo italico: Un album epico fino al midollo in cui ogni song rispecchia ed esalta una figura mitologica: Caronte, Montezuma, Merlino, Thor, Gilgamesh, solo alcune delle personalità narrate…sottolineano le note, ma io mi sarei soffermato un attimo anche sulle figure del Sai Baba e del bandito Giuliano, ma giusto per par condicio, in fondo, gli adepti di Giuda non sono mai abbastanza. I musicisti dei Raising Fear, comunque, tutti navigati veterani, suonano perfettamente affiatati e senza alcuna esitazione. E’ encomiabile notare che, oggi, ci possano ancora essere dei ragazzi che amino un genere tanto desueto e marginale alle mode del momento. Bene, bene, supporto e sponsorizzo altamente chi si ne frega del mainstream e dell’emotività da quattro soldi. L’unico suggerimento che mi sento di caldeggiare per il futuro, a questi cinque giovani guerrieri, è di scavare maggiormente al fine di trovare uno stile più personale e svincolato da un territorio che comunque ha detto e fatto già molto. E assai. Che Dungeons & Dragons vi protegga ragazzi.
Raising Fear – Mythos (Dragonheart/SPV, 2005)
