Ma. Ca. Bro. – Mechanè (Iceberg SNC, 2023)

MACABRO agg. “Caratterizzato dagli aspetti più vistosi e impressionanti della morte”.
Ma. Ca. Bro. Un nome, un corvo in copertina che non fanno presagire nulla di buono ma, ma…non è forse la morte a fare la chiosa, il commento finale alla nostra vita? Essendo poi questo disco, Mechané, raccolta di brani elaborati per accompagnare immagini, filmiche od immaginarie, il commento, o l’accompagnamento è il loro pane, a dar forza e sostegno.
Nella musica di Stefano Danusso e Cristiano Lo Mele sento molta passione ed umanità. Sento l’elettronica, come se il catalogo Morr Music venisse suonato da un carillon. Poi la calda ed ovattata, arcaica sperimentazione che nel cinema ha significato evoluzione e novità. Brani che mi immagino suonati vestiti eleganti, ad inizio secolo, i suoni stessi sembrano sketch d’antan e fanno sognare e partire. Il Messico, la Francia, il selvaggio West (o forse è la pianura padana, o il deserto di Tabernas?) sono tappe che andiamo a visitare ad occhi chiusi, seguendo un flusso sonoro equilibrato nella miglior accezione del termine (niente tiepidume qui ma rigore ed impegno).
Stefano e Cristiano, magicamente in volo (il mechanè c’è ma ovviamente non si vede) restano in secondo piano, lo scenario è tutto per il suono, lo stupore e la magia.
Una delle raccolte di musica per immagini più calde, tangibili e fisiche che mi sia capitato di ascoltare negli ultimi anni, chapeau.
Finale.