Pare che questo disco sarà l'ultimo a nome Kinetix per Gianluca Becuzzi: Final Archives è composto da tre mini album pubblicati negli ultimi anni, rimasterizzati e rielaborati, una sorta di raccolta che potrebbe essere sia una ottima introduzione alla sua musica ma che è un buon ascolto per chi già conosce e apprezza l'elettronica fredda ma emozionale del musicista nostrano.
Il primo dei tre mini è Absolute Grey, l'unico a essere già stato recensito sulle pagine di questo sito: oltre a rimandarvi alla recensione aggiungo che ho scoperto dal booklet che questa musica è stata ideata per una esposizione di grafiche che mi sembra di intuire siano anche quelle del disco, belle foto di edifici desolati e… assolutamente grigi. La raccolta prosegue con una delle prime uscite di Kinetix, ovvero un collage di sette brevi brani che compongono RW Material, per una mezz'ora di musica alienante a base di drones, echi, samples, battiti digitali a comporre una suite davvero coinvolgente quanto straniante, un compendio di molte caratteristiche del suono di Becuzzi. Per finire troviamo Resounding Sculptures, un brano che è composto in omaggio a Iannis Xenakis facendo uso non solo delle teorie di quest'ultimo ma anche di alcuni campioni presi dalle sue opere: nonostante ciò il tocco di Becuzzi si sente anche qui ed il pezzo si amalgama bene con il resto del disco, coi suoi venti minuti dall'aurea iponotica di echi, stridii e scricchiolii inquietanti. Settanta minuti di musica di livello notevole, la cui qualità sta anche nel rendersi ascoltabile nonostante le asprezze sonore: se è un commiato per un moniker è senz'altro anche uno dei dischi ambient/sperimentali più intriganti sentiti ultimamente.